Natalino è volato via, è volato sul Ponte dell’Arcobaleno

Oggi è il Lunedì dell’Angelo, un giorno di festa e di gioia, ma non per me e tantomeno per il mio piccolo amico Natalino che non c’è più. So che mi mancherà quel piccolo inseparabile Personata.
Addio mio piccolo puffo blu, avevi 12 anni e da 10 vivevi con me.
Era da poco meno di un mese che ti vedevo un po’ più fiacco del solito ma sempre intento nelle tue cose. Avevi a disposizione estrusi di buona qualità, spighe di panico, a volte cereali bolliti e qualche fettina di mela.
Ti ho dato delle vitamine ma le cose non cambiavano, eri sempre più fiacco.
Quando ho notato, lunedì scorso, che la respirazione era troppo veloce e che avevi un rigonfiamento sopra alla cloaca ho intuito che la cosa era grave. Ho contattato subito il veterinario aviario e sabato ti ho portato alla clinica.
Ennesima doccia fredda, respirazione a parte, il vet mi ha detto che eri denutrito, in serio pericolo di vita e che si doveva procedere con l’alimentazione forzata. In seguito una radiografia per stabilire che cos’era quella massa poco sopra la cloaca. Ma come? Mangiavi, ne sono sicuro, lo vedevo dalle scodelline che mi curavo di rabboccare una volta al giorno e dalle briciole di biscotto secco che alla mattina attendevi con impazienza per intingerle nel beverino e mangiarle.
Ti ho lasciato in clinica, nelle capaci mani del vet che avrebbe provveduto all’alimentazione forzata, cosa che sinceramente io non mi sentivo di fare non avendo dimestichezza in questa pratica.
Ero triste, avevo comunque il presentimento che non ti avrei più rivisto. Il vet era stato chiaro, alimentazione forzata a parte i pericoli maggiori sarebbero venuti dopo con la radiografia in sedazione stabilità per martedì.
Oggi nel tardo pomeriggio la telefonata del veterinario che mia avvisava della tua morte malgrado le cure.
Domani ti porterò a casa. Ti seppellirò assieme agli altri, che se ne sono andati prima di tè, nel giardino, ai piedi della siepe di cipressi dove cantano e fanno il nido i pettirossi.
Ciao piccolino, che curioso destino il tuo, sei nato in un giorno di grande festa ed il Signore ti ha portato via in un giorno altrettanto importante.
Guardo la gabbia vuota e so che non ti vedrò più, non avrò più il piacere della tua compagnia.
Addio Natalino, ti ricorderemo sempre

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