Scala Neotenica: dal lupo al cane e differenze tra razze (e anche incroci con simili caratteristiche))

Demetra@
00giovedì 21 maggio 2009 11:11
COME DIVENTARE UN BUON CAPOBRANCO

Per ottenere obbedienza e rispetto bisogna:
A - conoscere il più possibile psicologia e linguaggio canino;
B - iniziare al momento giusto. Per quanto riguarda il SH, cane molto avanti nella scala neotenica, l'ideale è che il rapporto gerarchico venga stabilito a 2-3 mesi al massimo.
C - dimenticare l'antropomorfismo, causa di molti errori comportamentali da parte dell'uomo.
Questi errori possono svilupparsi in due direzioni opposte: sbaglia, infatti, chi pensa di dover"dominare" il cane con la forza, ma sbaglia anche chi si lascia andare al sentimentalismo, pensando di potersi imporre - anziché con la dolcezza - con la sdolcinatezza, che ne rappresenta una pericolosa esasperazione.
I rapporti interspecifici tra cani sono solitamente pacifici ed amichevoli: ma mai sdolcinati.
L'unico momento in cui un cane si comporta come un "bambinone avido di coccole" è quello in cui vuole far capire a un superiore gerarchico che gli è totalmente sottomesso: quindi "stracoccolare" il proprio cane, rivolgersi a lui con vocine sottili, coprirlo di lodi e carezze esagerate…equivale a dichiarargli la propria sottomissione, e non certo ad assumere un ruolo dominante.

NEOTENIA

Con il termine "neotenia" si intende il mantenimento in età adulta di alcune caratteristiche giovanili. La teoria della neotenia è stata elaborata per la prima volta da Konrad Lorenz, e poi applicata all'evoluzione delle razze canine da Lorna e Raymond Coppinger, due biologi americani.
In parte la neotenia è stata un fatto evolutivo, spontaneo, ma in parte è stato il tentativo volontario dell'uomo di mantenere il cane più "bambino" possibile dal punto di vista psichico.
Il cucciolo infatti è più malleabile, più facile da educare, e in assoluto molto più dipendente dall'uomo; quindi i primi "selezionatori" umani accoppiarono tra loro i soggetti che restavano immaturi più a lungo dal punto di vista psichico.
In questo modo l'uomo scoprì che stava modificando gradualmente anche l'aspetto fisico: infatti il cane neotenico tendeva a mantenere anche la "faccia", e non soltanto il cervello, di un eterno cucciolone.
Sicuramente ignaro di leggi genetiche, l'uomo era comunque abbastanza intelligente da seguire un sistema di selezione empirico: prova e riprova, accoppia questo con quello e quello con quell'altro, alla fine scoprì di poter "plasmare" il cane in modi diversi, e di poterlo adattare alle sue diverse esigenze.
Le conseguenze dirette della domesticazione e della neotenia si ritrovano in modo più evidente proprio nei ceppi canini più antichi.

SCALA NEOTENICA

1° STADIO , o stadio del neonato
I cani al primo stadio neotenico hanno caratteristiche fisiche prepotentemente infantili, tipiche dei cuccioli di lupo nel primo e secondo mese di vita. Il muso è corto, le orecchie piccole e pendenti, il cranio tondeggiante, il corpo tozzo e l'andatura goffa. Psicologicamente il cucciolo è legato esclusivamente alla madre e ai fratelli, e allontanarsi da loro gli provoca paura e stress. Il mondo esterno gli interessa pochissimo, e ha paura di tutto ciò che non conosce: quindi tende a reagire aggressivamente a qualsiasi stimolo estraneo. Razze-esempio: tutti i molossoidi. Questi cani sono lottatori senza inibizioni rituali (che compaiono infatti solo nel lupo adulto), ottimi guardiani perché estremamente territoriali (in loro "tana" e "territorio" sono addirittura sinonimi), non molto adatti alle attività che richiedano un alto temperamento (ovvero velocità di reazione agli stimoli) e spirito di iniziativa.
Non sono gerarchici, perché l'ordinamento gerarchico inizia solo a tre mesi: per loro il concetto di "padrone-capobranco" non esiste. Esiste invece il concetto di "padrone-mamma", perché è questa che amano e rispettano…e a cui, quindi, obbediscono.

2° STADIO, o stadio del gioco
I cani al secondo stadio neotenico si avvicinano al cucciolo di lupo dal terzo al quarto mese di vita. Manifestano curiosità e vivacità verso gli stimoli esterni, giocano spontaneamente con i fratelli e con i genitori, cominciano ad uscire dalla tana e a interagire (sempre in modo ludico) con altri membri del branco, ma diffidano ancora di ciò che conoscono. Provano grande piacere nel prendere tutto in bocca.
L'aspetto fisico presenta: orecchie più lunghe, ma in posizione ancora pendente o semieretta, muso allungato e corpo più agile e proporzionato. Razze-esempio: la maggior parte dei braccoidi e soprattutto i retrievers.
Sono poco adatti a compiti di guardia e difesa, perché ancora carenti dal punto di vista del coraggio: inoltre hanno ormai abbandonato il legame con la tana, ma non hanno ancora sviluppato una sufficiente territorialità di tipo alimentare/sessuale (tipica dell'adulto). Di indole giocosa e affettuosissima, hanno una vera "passionaccia" per il riporto. Cominciano ad intuire il concetto di gerarchia, ma sono ancora legati anche alla madre: il padrone ideale è quello che sa tenere un comportamento intermedio tra "mamma" e capobranco.

3° STADIO, o stadio del paratore
Corrisponde al lupacchiotto di 4-6 mesi.
Le orecchie sono ormai erette o quasi erette, il muso si è ulteriormente allungato, l'andatura è agile e sciolta. In questo stadio il cane non è più in "fase orale" e quindi è meno appassionato al riporto: manifesta invece la tendenza a sorpassare qualsiasi oggetto (o animale) in movimento, "intercettandolo" e tagliandogli la strada. Questo comportamento viene detto appunto "parata" e rappresenta una sorta di preparazione al comportamento predatorio, che si manifesterà poco tempo dopo e che si tradurrà nell'inseguimento della preda e nel tentativo di afferrarla ai talloni. In natura, dai 3 ai 6 mesi, avvengono le fase di ordinamento gerarchico e di ordinamento del branco: quindi questi cani sono già molto gerarchici e collaborativi. Razze-esempio: la maggior parte dei lupoidi, specialmente quelli da pastore.
Questi cani sono adatti a compiti di guardia, perché già territoriali; di difesa, perché sono pronti a tutto per il padrone-capobranco; di pista, perché conoscono già le tecniche di caccia che li spingono a usare l'olfatto; di conduzione del gregge, perché tendono a "raggruppare" gli animali che vengono loro affidati. Le razze che appartengono al terzo stadio sono quelle più duttili ed eclettiche, perché mostrano una maturità psichica "quasi" adulta ma restano assai dipendenti dai superiori gerarchici.

4° STADIO, o stadio del tallonatore
La prima teoria neotenica si fermava a questo stadio, raggruppando tutto il periodo che va dall'adolescenza all'età adulta: oggi si tende ad aggiungere un quinto stadio per rappresentare il cane completamente adulto.
Nello stadio del tallonatore il cane presenta un fisico simile a quello del lupo adulto: orecchie dritte, muso lungo, muscolatura ben sviluppata, corpo agile. I tallonatori sono indipendenti, capaci di prendere iniziative in proprio e fortemente predatori (sono già nello stadio in cui devono collaborare con gli adulti nella caccia). Tendono a inseguire la preda e di bloccarla addentandola nei quarti posteriori. Sono fortemente gerarchici ma rispettano solo il capobranco, mentre non sanno più farsene di una "mamma". Con loro è più efficace una dominanza "seriosa" di una sdolcinata e ricca di coccole. Razze-esempio: appartengono a questo stadio alcuni levrieri, tutti i cani nordici da caccia e due da slitta, il Samoiedo e l'Alaskan Malamute. Alcuni Autori inseriscono il SH in questa fascia.

5° STADIO, o stadio dell'adulto.
Il cane somiglia fisicamente e caratterialmente a un lupo adulto. Non abbaia quasi più (come abbiamo già detto, l'abbaio è una manifestazione infantile), ma può ululare per motivi sociali. Molto indipendente e predatore, può avere un legame molto forte solo con i membri di rango superiore che sappiano conquistarsi la sua stima (è anche prodigo di affetto, ma questo non basta per farsi obbedire). Razze-esempio: i levrieri più primitivi (per es. l'azawakh) e le rimanenti due razze nordiche da slitta, siberian husky e groenlandese. Tra i due, il groenlandese è ancora più "adulto" dell'husky e la sua "gestione" è riservata a veri conoscitori della psiche canina.

CARATTERISTICHE FISICHE INDOTTE DALLA DOMESTICAZIONE

- orecchie pendenti, inesistenti nei canidi selvatici adulti ma comuni a quasi tutti i cuccioli. Questa caratteristica si riscontra soprattutto nelle razze da caccia e in quelle da guardia e difesa (qualora le orecchie non vengano tagliate), ovvero nelle primissime specializzazioni del cane domestico;
- occhi scuri, che danno al cane un'espressione più dolce e in qualche modo più "umana", ma che non esistono nei canidi selvatici;
- muso corto, che non credo sia stato selezionato per motivi pratici (il morso di un cane brachicefalo è spesso più potente di quello dei cani a muso lungo), ma che fa assomigliare il muso del cane a una "faccia" umana;
- abbaio. Il canide selvatico adulto non abbaia praticamente mai (pur essendo perfettamente in grado di farlo) e si limita a pochissime espressione vocali: tutti i cuccioli, invece, sono dei gran "chiacchieroni". All'uomo l'abbaio serviva per diversi motivi (segnalare la presenza di selvaggina, avvisare che si avvicinava un intruso e così via): quindi diede la preferenza ai cani che vocalizzavano maggiormente, che erano anche quelli più arretrati dal punto di vista neotenico.

PICCOLO DIZIONARIO...CANESE-ITALIANO

DOMINANZA: la mimica corporea tende ad "ingrandire" il corpo: zampe rigide, testa alta, coda alta. La mimica facciale si esprime con orecchie dritte e sguardo fisso. La postura del corpo tende a sopravanzare l'avversario: è un gesto di dominanza, per il lupo come per il cane, quello di "sovrastare" fisicamente un altro soggetto.
SOTTOMISSIONE: la mimica corporea tende a "rimpicciolire" il corpo del cane (coda bassa o addirittura nascosta in mezzo alle zampe, corpo che tende ad abbassarsi fino a strisciare ecc.).
La mimica facciale si manifesta con occhi socchiusi, sguardo sfuggente, labbra tirate indietro, orecchie tirate indietro.
La sottomissione passiva si esprime con l'atto di sdraiarsi a pancia all'aria. Quella attiva comprende diversi gesti di pacificazione (dare colpetti di muso, "dare la zampa", dare colpi con il posteriore).
Esistono anche "vie di mezzo" tra la sottomissione attiva e passiva: la si vede quando il cane abbassa il corpo nella parte posteriore, ma manda segnali di pacificazione con il muso o la zampa. In questo caso si può parlare di sottomissione semipassiva.
AGGRESSIVITA': il linguaggio aggressivo comprende l'emissione vocale del ringhio e la mimica facciale consiste nell'arricciare le labbra per scoprire i denti: in avanti se il cane è più portato a combattere, all'indietro se preferirebbe fuggire.
PAURA: sono segnali di paura la coda tra le gambe, le orecchie schiacciate contro la testa, l'orinazione in posizione accucciata (nei maschi adulti). La combinazione di segnali di paura e di aggressività è indice di "cane che potrebbe mordere da un momento all'altro".

da:http://www.soshusky.it/Etologia/Etologia.html


Questa è una una spiegazione in brevissime righe di un discorso veramente lungo ed articolato.

Spero sia interessante.

Vorrei sottolineare, prima che qualcuno dica che non gli piace essere il capobranco del proprio cane, che i cani sono per certi aspetti ancora simili al lupo. Essendo animali da branco hanno bisogno di un leader sicuro di se, coerente e che gli dia la sicurezza di poter gestire il branco (famiglia) senza rischiare di metterlo in pericolo. Se il cane non sentirà questa sicurezza nel padrone (poi sta a cane e cane più o meno esigente in questo) tenterà per il bene del branco (e non perchè è pazzo o aggressivo) a prendere il posto di capobranco e dirigere la baracca.
Questo è spesso il punto su cui lavoriamo quando qualcuno ha problemi di gestione del proprio cane..spesso il padrone non è riconosciuto come capobranco.
chichetta
00giovedì 21 maggio 2009 14:03
Molto interessante Demetra, sei molto preparata in materia. Ma il doberman in quale stadio è collocato ?
Volevo dire due parole ancora sulla discussione di prima visto che purtroppo è stata chiusa.Non sono per l'abolizione totale di tutte le razze di cani, ma per l'eliminazione( abolire la riproduzione) di quelle razze che danno problemi fisici e scarsa longevità. Non esiste solo il carlino ma moltissime razze non rispettano la fisiologia dell'animale.Sono anche contro standard di bellezza e mostre canine perchè di regola sono alla base di ogni speculazione economica o peggio ancora dell'uccisione di cani fuori standard . Tenuto conto quanto costa il mantenimento di un cane ,questa pratica purtroppo potrebbe diventare diffusa anche se occultata.
Demetra@
00giovedì 21 maggio 2009 16:22
Il dobermann si trova prevalentemente al 3° in quanto ha comportamenti da quasi adulto (se si pensa al lupo) ma è ancora molto dipente dal capobranco.

Io più che per l'eliminazione delle razze sarei più per farle tornare alle origini..di quando vennero scritti gli standard di razza.
Tutte le razze che al momento sono ipertipiche dando problemi anche si salute o cmq non rendendole più ottimali per lo scopo per il quale sono nate in origine non erano così.

Guardiamo il mastino napoletano.

il mastino napoletano ora come ora è un cane che non riesce a fare le scale in discesa perchè troppo pesante e cade, che deve fare la monta artificiale perchè il maschio non è in grado di coprire naturalmente una femmina e alla mamma vengono tolti i cuccioli perchè l'eccessivo peso e pelle gli rende impossibile allattarli e addirittura rischia di ucciderli involontariamente.

Una volta non era così. Il mastino napoletano VERO era un cane porte pesante potente e possente ma allo stesso tempo con una certa agilità.

Anche a me le Expo non piacciono ma perchè si cerca purtroppo sopratutto in italia l'ipertipo!! e l'ipertipo rovina le razze.. secondo me bisognerebbe mantenere la razza o al massimo migliorarla ma sempre seguendo come linea l'attività per cui è nata e la salute della razza.
Per l'uccisione dei cuccioli ora come ora la maggior parte degli allevamenti tente a venderli a poco prezzo (è sempre meglio che ucciderli anche per il portafoglio)

Guardiamo gli alani.. o i boxer..
In una cucciolata di alani arlecchini o di boxer che presentano molto bianco nel corpo è praticamente certo che uno o due cuccioli nascano fuori standard. Per gli alani escono i Blu merle e per i boxer i cani bianchi.
Una volta ..anni anni anni anni fa venivano uccisi.. già 10 anni fa venivano regalati. Ora vengono venduti con pedigree timbrato (un timbro che dice che il cane non deve rientrare in riproduzione) ad un prezzo ridicolo. Io ho preso un'alana l'anno scorso per una mia amica Blu merle stupenda, ma fuori standard..pagata il giusto.. con pedigree ma non riproducibile. è cmq un ottimo esemplare testato per malattie genetiche e testati i genitori ben allevato e accudito..

C'è ancora gente probabilmente che li uccide ma in confronto a molti anni fa il numero è calato vertiginosamente (per fortuna)
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