Dunque, premesso che non sono uno specialista ma di scosse ne ho prese molte, dico la mia:
Le lampade al neon (i classici tubi, anche quelli d'acquario) soffrono dell'effetto flickering se vengono alimentati dal classico schema starter + reattore. In realtà questo sistema è sempre più spesso sostituito dai reattori elettronici. In questo caso la ionizzazione dei gas contenuto nel tubo è garantita dalla maggior frequenza di lavoro di questi reattori (39 KHz, ho trovato qualcosa
in questo sito).
L'uso dei reattori elettonici riduce inoltre le radiazioni a radiofrequenza.
Lo stesso discorso vale ovviamente per le lampade a basso consumo.
Per produrre un campo magnetico di una certa entità occore una notevole energia. Per quanto ne so le lampade a basso consumo.... consumano poco, quindi qualsiasi radiazione elettromagnetica è necessariamente ridotta. Si potrebbe obiettare che anche il telefonino, pur avendo una potenza ridotta emette una notevole quantità di radiazioni. Vero, però il telefono lavora a frequenze molto più elevate (2GHZ) e viene utilizzato praticamente a contatto con il corpo. Maggiore è la frequenza maggiore è la distanza (a parità di potenza emessa) che si riesce a percorrere.
Per quanto riguarda l'utilizzo del Mercurio all'interno delle lampade effettivamente è un grosso problema per l'ambiente. Per questo è importante non solo effettuare la raccolta differenziata, portando personalmente le lampade esaurite presso le isole ecologiche ma utilizzare degli involucri protettivi per evitare che si possano rompere accidentalmente.
Spero di essere stato esaustivo e di non aver scritto troppe castronerie!
Salutoni
Gianluca