Di D. Schiff e P. D'Alberton (
Reptilia - n°1 anno 2005).
www.camaleonte.net/dino/REPTILIA.htm
Se siete alle prime armi e desiderate acquistare un pappagallo, rivolgetevi ad un negoziante specializzato o ad un allevatore, ed accettate di buon grado i suoi consigli sulle specie da allevare: Ad esempio, difficilmente vi consiglierà un'Ara di grossa taglia o un Cacatua di notevoli dimensioni se abitate in un condominio, non tanto per lo spazio limitato, quanto per il baccano che quasi sicuramente farà e che quasi altrettanto sicuramente vi costringerà a riportarlo a chi ve l'ha venduto.
Ciò premesso come norma generale, che può valere comunque per qualsiasi animale esotico e non, che si desidera tenere in casa, il negoziante è tenuto a darvi al momento dell'acquisto di un pappagallo anche della documentazione ai fini CITES, che dimostri l'origine legale del soggetto.
La Convenzione di Washington (CITES) protegge infatti tutti i pappagalli, con le sole eccezioni della comunissima cocorita (
Melopsittacus undulatus) e dell'altrettanto comune calopsitta (
Nymphicus hollandicus); tutti gli altri, circa 350 specie sono tutelati dalla CITES, chi in appendice I (43 specie), chi in appendice II (la stragrande maggioranza), chi in appendice III (una sola).
L'Unione Europea ha approvato un regolamento (regolamento CE n° 338/97) che divide le specie CITES in Allegati (A, B e C) invece che in Appendici, ma i due termini, grooso modo, sono equivalenti.
Le specie iscritte nell'Allegato A sono al massimo grado di tutela; per queste è vietata la vendita se non come eccezione, e quindi difficilmente le troverete nei negozi a meno che non provengano da nascite in cattività regolarmente comprovate da un certificato CITES giallo che ne riporti gli estremi ed il numero di un
anello inamovibile o di microchip , il quale deve corrispondere a quello fisicamente presente sull'esemplare.
Le specie iscritte nell'Allegato B possono essere commercializzate qualora sia provata l'origine legale dell'esemplare, tramite un atto di cessione ai fini CITES.
Tale documento, personalizzato dal venditore, deve riportare il nome scientifico e quello comune del soggetto, il numero e la data del permesso di esportazione del Paese d'origine e di provenienza se giunge da un Paese extraUE, il numero e la data della licenza d'importazione rilasciata dal Ministero delle Attività produttive se il soggetto è arrivato direttamente in Italia, ovvero il numero e la data della licenza di importazione di un altro Paese Europeo se questo è giunto in uno di essi prima di arrivare in Italia.
Qualora poi, l'animale sia nato in cattività nel nostro Paese, deve riportare il numero di protocollo, la data e la sigla del Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato al quale la denuncia di nascita è stata presentata entro i 10 gg. dall'evento previsti dall'art. 8-bis della Legge 150/92 e successive modificazioni.
Quanto sopra, vale anche per le specie che la Commissione Scientifica CITES presso il Ministero dell'Ambiente ha ritenuto di considerare facilmente allevabili in cattività e cioè, a tutt'oggi,
Agapornis Fischeri, Agpornis Personata, Agapornis Roseicollis, Nandayus Nenday e Neophema elegans (Inseparabile di Fischer, inseparabile mascherato, inseparabile a collo rosa, conuro a faccia nera e parrocchetto elegante).
L'unica specie iscritta nell'Allegato C, il Parrocchetto dal Collare, è esonerata dalla denuncia di nascita in cattività e dalla tenuta dei registri previsti dal decreto Ministeriale 8.1.2002; se invece proviene dall'estero una documentazione CITES o un certificato d'origine o una notifica d'importazione la deve comunque avere.
Altra eccezione al rilascio della documentazione CITES è costituita dalle specie iscritte nell'Allegato VIII al regolamento CE n° 1801/01. fra le quali due pappagalli e cioè il Kakarichi a fronte rossa (
Cyanoramphus novaezellandiae) e un groppone denominato
psephotus dissimilis ai sensi dell'Art. 32 del citato regolamento, pur essendo specie di Allegato A, la loro commercializzazione può avvenire senza alcun certificato qualora gli esemplari siano anellati.
Se il negoziante o allevatore non vi fornisce i dati sopra esposti, desistete dall'acquisto e informate il CFS competente per territorio; altrimenti, una volta a casa i problemi saranno vostri, toccherà a voi dimostrare, magari con documentazione incompleta o addirittura senza, la prova legale dell'acquisizione!
A 24 annidall'entrata in vigore delle norme che ne puniscono le violazioni non è più lecito invocare l'ignoranza della norma, o guistificarsi con acquisti presso le fiere o mercati ambulanti; anche costoro, se vendono specie protette, devono fornire al cliente la prova legale dell'acquisizione.
Quanto detto vale anche per l'acquisizione da privati, allevatori da amatori che in caso di abbondanza di nuovi nati cedano i loro esemplari:
Pretendete sempre la documentazione CITES!
Infine, per quanto riguarda gli anelli va precisato che il loro uso è obbligatorio solo in caso di vendita di esemplari in Allegato A e per le specie dell'Allegato VIII (se anellate, si evita di ricorrere alla certificazione, altrimenti ci deve essere il certificato giallo); per le altre specie non v'è obbligo ma opportunità, in quanto la presenza dell'anello è garanzia di corretta nascita in cattività poichè viene apposto nei primi giorni di vita e non può essere rimosso; inoltre rende più facili i controlli presso gli esercizi commerciali o gli allevatori privati, sollevando il nuovo proprietario da fastidiosi contenziosi.
notizia importante:
Silla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea n. L 215 del 27 Agosto 2003 è stato pubblicato
il regolamento CE n°1497/2003 del 18 Agosto 2003(vedi pagina 80), che contiene i nuovi elenchi delle specie protette in sostituzione del regolamento 338/97 e successive modifiche; dalla data di pubblicazione di questo atto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (alla data del 25/9/2003, non è stato ancora pubblicato, n.d.r.),II serie speciale, decorrono 90 gg.utili per denunciare al CFS il possesso degli esemplari transitati in AllegatoA, fra i quali sei sottospecie di amazzone a fronte gialla (
Amazona Ochrocephala sottospecie
auropalliata, belizensis, caribaea, oratrix, parvipes e tresmarie)
[Modificato da pappagalli 28/10/2007 18:05]