Volo libero Inseparabil

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Flayer
00domenica 29 aprile 2012 22:53
scambi esperienze
Ciao,
è da un po' che affascinato da quanto ormai negli USA si fa da anni,
mi sto concentrando sul volo libero.
Per adesso sono riuscito addestrare un Roseicollis, che sta tranquillamente fuori al giardino, talvolta si allontano sorvolando
gli alberi e i palazzi intorno, talvolta sparendo dalla visuale e magari posandosi chissa' dove, rispondendo sempre ai richiami ( sto usando anche il clicker) magari qualche volta facendosi attendere un po'.

Inutile dire che la sensazione di vederlo sfrecciare da dietro ad un albero e fiondarsi aulla mano a richiamo è qualcosa d'indescrivibile.

Mi piacerebbe scambiare esperienze con chi di voi ne ha di simili.

E in piu' mi chiedevo, esistera' pure un posto (io vivo a Napoli) dove
le persone s'incontrano per " volare" i loro uccelli, magari si potrebbe crearlo....
malcom1
00lunedì 30 aprile 2012 09:25
Ciao, innanzitutto complimenti per aver insegnato ad un roseicollis a volare libero... penso sia il sogno di tutti i pappagalli (anche dei proprietari) poter volare liberi, ma credo che in questo sia fondamentale il carattere stesso del pappagallo, ad esempio il mio e' talmente fifone che basterebbe il minimo rumore oppure oggetto che gli passa vicino, per partire in volo e chissa dove andrebbe a fermarsi!

Non so' se a Napoli c'e' il luogo che cerchi, ma spesso in Italia vengono organizzati dei ritrovi , dove i pappagalli vengono liberati in una immensa voliera fatta di rete , a cielo aperto...qua sul forum qualcuno potra' dirti meglio...
omar(80)
00giovedì 3 maggio 2012 16:24
Bravo! Ti capisco appieno sono sensazioni inspiegabili,probabilmente xè fuori dal comune vedere uccelli(pappa) in natura predati perciò abituati a fuggire, andare incontro al propio compagno.Belli Belli Belli
Complimenti!!!!!!

afghanistan
00giovedì 3 maggio 2012 20:00
Sul volo libero abbiamo avuto molte discussioni, con i pro e contra.
Io sono per il pro, ma capisco i contra dettati soprattutto dalla paura di perdere il proprio pappo.
Vero che i pericoli ci sono, predatori (gatti, rapaci, corvidi...), perdita dell'orientamento a causa di un trauma o di uno spavento e altro, pero' personalmente io correrei i rischi, cercando di minimizzarli al massimo, perche' la gioia di vederli volare liberi e' immensa.
Aggiungo che gli uccelli, se scappano improvvisamente, non sanno ritrovare la loro casa/gabbia, ma se vengono gradualmente abituati, imparano a conoscere l'ambiente circostante e sono poi in grado di riconoscerlo.
Per questo ti sconsiglio di ritrovarti con altri per far volare i pappi, o lo si fa' in grandi spazi chiusi o, se aperti, privi di pericoli e di alberi o abitazioni, insomma tipo savana o prateria per intenderci, il che e' un po' difficile da trovare.
Flayer
00venerdì 4 maggio 2012 10:49
afghanistan condivido molto di quelllo che dici e
posto qui quanto ho scritto in altro forum, suscitando le solite obiezioni dei soliti benpensanti che adducono le solite accuse ....

mah...
volo libero si volo libero no ..sempre le stesse obiezioni e perplessità, molte delle quali suppongo fondate.
Eppure credo sia il caso di fare evolvere un po' questo aspetto

1) I predatori.
io vivo in un posto dove piu' di qualche colombo o merlo ( innocui) non se ne vede, oltretutto sid è verde ( certo sconsigliatissimo pe r il free flyght) per cui non si fa notare ne da persone che da eventuali predatori. In altre zone comprendo che possa essere un pericolo,
ma non sottovluteri la velocità di volo dei nostri amici che puo' trarli via da numerosi impacci . Esiste tuttavia la possibilità di portarli in posti idonei dove "volarli" a richiamo col point to point o col Free Style. Su you tube è pieno di prove evidenti che anche con gli aga si puo' fare. E' evidente che dobbiamo parlare di animali fortmente condizionati e rispondenti al richamo al 100%

2)qualcuno se li puo' tenere.
Certo è un rischio evidente, potrebbe entrare in qualche casa e non uscirne piu, qualcuno potrebbe pensare che è fuggito e ignorando quale miracolo di libertà si sta' compiendo, magari pensando che sarebbe spacciato puo'prodigarsi in una bella caccia all'aga. Pero' qui non si sta parlando del mero volo libero At Liberty come dicono gli americani, e cioè tenere un pappa libero intorno casa e condizionarlo al rientro ( soprattutto la sera ) per ricevere il cibo o per ricongiungersi allo "stormo" , che sarebbe comunque un qualcosa di meraviglioso, ma comunque di un volo libero controllato, con uccelli dotati di un minimo di condizionamento che li permetta di rispondere al richiamo ( io mi aiuto anche col clicker) che sono volati quasi esclusivamente dalla persona che li ha imprintati, e che abbiano sempre nella casa di provenienza il loro centro d'interesse, oltre che al cibo altri simili, per esempio.

Sid, non sta tutto il giorno fuori, di solito lo lascio uscire la mattina , a volte non sembra interessato ad allontanrsi, altre volte lo invito io ad andare oltre la recinzione del giardino, altre volte si allontana senza tanti preamboli. Non riesco a tenerlo sempre a vista, quando è passato un tempo che ritengo sufficiente, se non è tornato prima lo chiamo con un forte "vieni" seguito dal clicker, 9 volte su dieci lo vedi sfrecciare posandosi poi sul braccio ( subito rinforzato da un premio in leccornie). A volte tarda ma solitamente è su un albero intorno a tergiversare. Quando non ci sono lo lascio in casa. Perchè ho notato che se non sono piu' nel suo campo visivo e li che fa i voli piu' lunghi, Evidentemente fa scattare una sorta di ricerca e allarga sempre piu'il suo giro. Provero' quando saro' certo del suo condizionamento a volarlo in luoghi ampi e senza alberi lontano da casa.

Quindi rischi si, ma controllati, e azioni secondo logiche precise. Dimenticavo Sid non ha sempre cibo a disposizione. Nessun pappagallo puo' fare cose simili con la pancia piena. Certo il conto calorie a fine giornata deve tornare.

In giardino ho altri pappagalli che conosce, e che senza dubbia gli fanno da radar favorendo ancor di piu' il ritorno.

Paura di perderlo e che gli possa succedere qualcosa ?. certo !! ma l'ho superato con queste riflessione:
1) in fondo sono animali nati per correrli questi rischi siamo Noi che abbiamo ritenuto dover modificare la loro vita
pensando che per loro fosse meglio..ma a loro non abbiamo mai chiesto se preferiscono questa vita " sicura" tra sbarre e/o cemento
2) meglio una vita breve magari, ma dove in un solo giorno ha la possibilità di fare piu' "metri " di volo , ( cosa per cui è nato) di quanti ne farebbe in dieci anni di vita in gabbia o in casa, che una lunga dove lui che è un uccello che non vola non sapra' mai quale è il suo vero essere.
E poi, parlando di rischi, vogliamo parlare dei pappagalli morti in casa perchè avvelanati dal teflon, o da piante e sostanze chimiche, o schiacciati per disattenzione, o annegati nel lavandino o nel wc, o ustionati perchè caduti sul fuoco, forno, acqua bollente, o arpionati da un gatto nella loro gabbia, oppure sotto le pale di un ventilatore, ....devo continuare ??? sicuri che indoor e piu' sicuro che outdoor ???

Quando Sid ritorna da un volo, e si posa sul braccio non è il solito allevato a mano che vola in casa dal tavolo al dito ancora in cerca di qualcosa che un umano non potra' mai dargli. Lui è sereno disteso , appagato, E la sensazione ( ovviamente mia sensazione) è quella di un essere in armonia e che ha ritrovato il suo universo che a differnza di altri uccelli non allevati da una persona, ne rende partecipe
il suo amico umano non rinunciando al suo legame ma ponendolo come motivo base della sua vita. A tutto questo non rinuncerei e non faro' rinunciare ai miei amici,

Tornado a TnOI Afghanistan, vorrei sviluppare il volo lobero lontano da casa, per ottnenre soggetti da affidare anche ad altri ,e quindi non necessariamente legati alla mia abitazione .

Presto postero un video su Sid in liberta'.


afghanistan
00venerdì 4 maggio 2012 11:31
Io concordo, ma ho gia' espresso il mio pensiero per cui, per avere una discussione costruttiva, sara' interessante sapere come la pensano gli altri.

Sottolineo pero' che l'addestramento al volo libero non e' da tutti. Ci vuole pazienza e costanza, ma ci vogliono anche i posti adatti.
La maggior parte di noi abita in centri abitati per cui non e' possibile abituare il pappo all'ambiente di casa, bisognerebbe trovare il posto adatto e portarcelo ogni giorno per l'addestramento e sottolineo ogni giorno. Infatti e' facile che all'inizio si dimentichino di quanto appreso se non lo si esegue quotidianamente.
Quando avevo il giardino i miei pappi potevano star fuori dalla gabbia, ora purtroppo posso farli uscire solo indoor.
Flayer
00venerdì 4 maggio 2012 11:39
Io ho il giardino è vero questo aiuta,
di fronte ci sono gli alberi di un piccolo parco privato ma poi intorno anche molti palazzi di oltre 5 piani, e la cosa funziona comunque .


Non so se partisse da un secondo o terzo piano senza giardino e quindi da un semplice balcone sarebbe lo stesso . Cerchero' di capire se una volta che ha memorizzato il luogo o parta da un giardino ( e quindi ha una base piu'ampia anche per il ritorno) o da una balconata sia sempre capace di tornare ( secondo me si )
afghanistan
00venerdì 4 maggio 2012 13:17
Quando memorizzano si fanno come una planimetria e sono in grado di riconoscerla, il problema e' riuscire a fargliela fare se vivi in un appartamento.
Se tu cominci a liberarlo in giardino (ovviamente dopo gli esercizi indoor per il richiamo, al quale deve rispondere subito ed al 100 %)e' piu' facile che non da un balcone magari ai piani alti, dal quale si involerebbe e non saprebbe poi tornare, spaventandosi moltissimo.

Ti ho mandato un mp sull'addestramento, che non pubblico nel Forum poiche' non vogliamo incentivare il volo libero.

Flayer
00venerdì 4 maggio 2012 16:00
questo significa che non devo cambiare casa allora... :-))
Pablo(80)
00venerdì 4 maggio 2012 21:59
Flayer, 04/05/2012 10.49:

afghanistan condivido molto di quelllo che dici e
posto qui quanto ho scritto in altro forum, suscitando le solite obiezioni dei soliti benpensanti che adducono le solite accuse ....

mah...
volo libero si volo libero no ..sempre le stesse obiezioni e perplessità, molte delle quali suppongo fondate.
Eppure credo sia il caso di fare evolvere un po' questo aspetto

1) I predatori.
io vivo in un posto dove piu' di qualche colombo o merlo ( innocui) non se ne vede, oltretutto sid è verde ( certo sconsigliatissimo pe r il free flyght) per cui non si fa notare ne da persone che da eventuali predatori. In altre zone comprendo che possa essere un pericolo,
ma non sottovluteri la velocità di volo dei nostri amici che puo' trarli via da numerosi impacci . Esiste tuttavia la possibilità di portarli in posti idonei dove "volarli" a richiamo col point to point o col Free Style. Su you tube è pieno di prove evidenti che anche con gli aga si puo' fare. E' evidente che dobbiamo parlare di animali fortmente condizionati e rispondenti al richamo al 100%

2)qualcuno se li puo' tenere.
Certo è un rischio evidente, potrebbe entrare in qualche casa e non uscirne piu, qualcuno potrebbe pensare che è fuggito e ignorando quale miracolo di libertà si sta' compiendo, magari pensando che sarebbe spacciato puo'prodigarsi in una bella caccia all'aga. Pero' qui non si sta parlando del mero volo libero At Liberty come dicono gli americani, e cioè tenere un pappa libero intorno casa e condizionarlo al rientro ( soprattutto la sera ) per ricevere il cibo o per ricongiungersi allo "stormo" , che sarebbe comunque un qualcosa di meraviglioso, ma comunque di un volo libero controllato, con uccelli dotati di un minimo di condizionamento che li permetta di rispondere al richiamo ( io mi aiuto anche col clicker) che sono volati quasi esclusivamente dalla persona che li ha imprintati, e che abbiano sempre nella casa di provenienza il loro centro d'interesse, oltre che al cibo altri simili, per esempio.

Sid, non sta tutto il giorno fuori, di solito lo lascio uscire la mattina , a volte non sembra interessato ad allontanrsi, altre volte lo invito io ad andare oltre la recinzione del giardino, altre volte si allontana senza tanti preamboli. Non riesco a tenerlo sempre a vista, quando è passato un tempo che ritengo sufficiente, se non è tornato prima lo chiamo con un forte "vieni" seguito dal clicker, 9 volte su dieci lo vedi sfrecciare posandosi poi sul braccio ( subito rinforzato da un premio in leccornie). A volte tarda ma solitamente è su un albero intorno a tergiversare. Quando non ci sono lo lascio in casa. Perchè ho notato che se non sono piu' nel suo campo visivo e li che fa i voli piu' lunghi, Evidentemente fa scattare una sorta di ricerca e allarga sempre piu'il suo giro. Provero' quando saro' certo del suo condizionamento a volarlo in luoghi ampi e senza alberi lontano da casa.

Quindi rischi si, ma controllati, e azioni secondo logiche precise. Dimenticavo Sid non ha sempre cibo a disposizione. Nessun pappagallo puo' fare cose simili con la pancia piena. Certo il conto calorie a fine giornata deve tornare.

In giardino ho altri pappagalli che conosce, e che senza dubbia gli fanno da radar favorendo ancor di piu' il ritorno.

Paura di perderlo e che gli possa succedere qualcosa ?. certo !! ma l'ho superato con queste riflessione:
1) in fondo sono animali nati per correrli questi rischi siamo Noi che abbiamo ritenuto dover modificare la loro vita
pensando che per loro fosse meglio..ma a loro non abbiamo mai chiesto se preferiscono questa vita " sicura" tra sbarre e/o cemento
2) meglio una vita breve magari, ma dove in un solo giorno ha la possibilità di fare piu' "metri " di volo , ( cosa per cui è nato) di quanti ne farebbe in dieci anni di vita in gabbia o in casa, che una lunga dove lui che è un uccello che non vola non sapra' mai quale è il suo vero essere.
E poi, parlando di rischi, vogliamo parlare dei pappagalli morti in casa perchè avvelanati dal teflon, o da piante e sostanze chimiche, o schiacciati per disattenzione, o annegati nel lavandino o nel wc, o ustionati perchè caduti sul fuoco, forno, acqua bollente, o arpionati da un gatto nella loro gabbia, oppure sotto le pale di un ventilatore, ....devo continuare ??? sicuri che indoor e piu' sicuro che outdoor ???

Quando Sid ritorna da un volo, e si posa sul braccio non è il solito allevato a mano che vola in casa dal tavolo al dito ancora in cerca di qualcosa che un umano non potra' mai dargli. Lui è sereno disteso , appagato, E la sensazione ( ovviamente mia sensazione) è quella di un essere in armonia e che ha ritrovato il suo universo che a differnza di altri uccelli non allevati da una persona, ne rende partecipe
il suo amico umano non rinunciando al suo legame ma ponendolo come motivo base della sua vita. A tutto questo non rinuncerei e non faro' rinunciare ai miei amici,




Il discorso letto così non fà una piega però di fondo credo ci sia un grave errore di valutazione, tu dici:

in fondo sono animali nati per correrli questi rischi siamo Noi che abbiamo ritenuto dover modificare la loro vita
pensando che per loro fosse meglio..ma a loro non abbiamo mai chiesto se preferiscono questa vita " sicura" tra sbarre e/o cemento
2) meglio una vita breve magari, ma dove in un solo giorno ha la possibilità di fare piu' "metri " di volo , ( cosa per cui è nato) di quanti ne farebbe in dieci anni di vita in gabbia o in casa, che una lunga dove lui che è un uccello che non vola non sapra' mai quale è il suo vero essere.


Se questo è il tuo modo di vedere le cose perchè hai preso un pappagallo?
Non è facendo il volo libero che un pappagallo saprà quale è il suo vero essere.
Certo sarà sicuramente meglio farlo volare che lasciarlo in gabbia chiuso 24 ore su 24, ma:

- Non sono nati qui.
- Non si cibano degli stessi alimenti che noi forniamo a loro e qui non potranno nemmeno trovarli.
- Gli diamo una compagnia che non si sono scelti(la nostra o quella di un suo pari "obbligato").
- Gli insegnamo un linguaggio che non conoscono.
- Gli facciamo correre dei pericoli inutili.
- Fanno i giochini a nostro piacimento.
- Quando siamo stanchi ci dimentichiamo di loro.

Questo non è il loro vero essere...i pappagalli non si addestrano!



Flayer
00sabato 5 maggio 2012 17:04
No certo,
i pappagalli non si addestrano e non si fanno volare .
Si tengono in batterie di gabbie come polli e li si detiene al solo scopo di vedere che risulato di riproduzione esce.
Li si tiene sempre nel terrore del padrone, che manifesteranno frullando nella gabbia ogni volta che ci si avvicina...
Se sei uno di quelli che io definisco "allevatori seriali " allora caschi male perchè non approvo per niente la concezione che hanno costoro degli animali.
Diversamente chiarisci quale è la tua visione e stile di allevamento, cosi come ho fatto io.
E allora alla pari potremo avere un confronto costruttivo.


Pablo(80)
00sabato 5 maggio 2012 21:12
Non sono un'allevatore seriale di certo e aborro chi lo fa.

Ho una allevata a mano che mi è stata regalata senza che io lo chiedessi. Non ho voluto forzare la sue natura e ho deciso di metterla con un compagno non allevato a mano perchè non sopportavo il fatto che quando non c'ero lei dovesse soffrire la lontananza e la solitudine. Ho preferito che si staccasse da me purchè stesse bene con un suo simile (che purtroppo ho scelto io ma che per fortuna ha ben gradito almeno così sembra). Si le ho fatto fare 2 cove a distanza di un paio d'anni una dall'altra perchè come tutti dovrebbero sapere è nell'istinto dei pappagalli riprodursi (soprattutto negli inseparabili).

Lei e il suo compagno hanno una bella gabbia 150x70x80 e sono solo loro due. Alcuni figli gli ho tenuti altri li ho ceduti ma solo in coppia già formata e non consanguinea.
Ora in tot ne ho 12 di cui 5 regalati da persone che non li volevano più e questa estate cotruirò una voliera e li mettero tutti assieme.

Io adoro la mia Pablo adoro il suo compagno, nessuno urla quando entro nella stanza, urlano quando mi vedono dalla finestra arrivare con la macchina il mattino (li tengo nel retro del negozio) 5 mangiano dalle mie mani sebbene non siano allevati a mano, gli altri sono ancora diffidenti perchè arrivati per ultimi.

I pappagalli non si addestrano e lo riconfermo. Non mi piace siano resi dei fenomeni da baraccone, su, giù, giro. Si deve solo imparare a capirli ed ad educarli per rendere la convivenza più serena. Noi capiamo loro e loro capiscono noi, un rapporto alla pari.

Sono affezionatissima ai miei polli ma mai e poi mai rischierei di metterli in pericolo solo per la voglia di vederli volare liberi.
Volare per loro è certamente un istintinto ma non sapendo cosa c'è fuori da quella stanza sapranno e apprezzeranno solo quello che conoscono già rimanendo al sicuro.

Flayer
00sabato 5 maggio 2012 21:36
probabilmente la parola giusta è educare non addestrare su questo sono daccordo.
Il volo libero credo sia molto di piu' di ambedue le cose comunque.
Ognuno interpreta il rapporto con gli animali a modo suo.

Io credo tuttavia che con animali cosi intelligenti e capaci di legare con l'uomo al pari di cani, gatti ecc, si debba esplorare qualche nuova possibilita'd'interazione. Tra decine di generazioni forse potrebbe avvenire quello che accade ora con altri animali. Un rapporto diverso privo di gabbie magari e altre costrizioni (ali tagliate), con maggiore appagamento per i padroni e per il loro amici animali.

Non pensare che la gioia del volo libero sia qualcosa a consumo solo dei propietari, i primi a goderne sono senz' altro loro.

Nel caso del mio ho capito stasera che il condizionamento è veramente minimo. Oggi si è allontanato in un momento di assenza. Ho richiamato ma nulla. Poi come altre volte al tramonto puntuale è tornato e non si e' piu' schiodato dalla mia spalla.
Io credo che lui torni perchè in me e negli altri pappagalli che ho vede il suo stormo, i suoi compagni e la fonte di cibo evidentemente. Tornare per Lui è un fatto naturale, non siamo nell'ambito dei fenomeni da baraccone. Ma e' senz' altro un bellissimo fenomeno
Pablo(80)
00sabato 5 maggio 2012 21:53
Non credo che i pappagalli possano essere paragonati ne ai cani ne ai gatti. Sono una cosa a sè e non credo neanche riusceremo a mutare la loro natura perchè sono troppo intelligenti.

Sarà senz'altro un bellissimo fenomeno ma resta in primis un nostro appagamento visto che per loro il volo corrisponde a ricerca di cibo e posto sicuro.

Ognuno è libero di fare ciò che crede, ma io il volo libero non lo condivido.

Con la speranza che non perdiate mai i vostri amati compagni di vita!
Flayer
00domenica 6 maggio 2012 10:31
quindi se il posto sicuro c'è' ( gabbia) e il cibo sicuro anche ( allevatore) si puo' rinunciare al volo ? ho i miei dubbi, ho i miei seri dubbi .
Pablo(80)
00domenica 6 maggio 2012 14:20
Lo sviluppo dei muscoli pettorali di un pappagallo avvengono con esercizio fisico in gabbia o in una stanza dove il nostro amico possa volare in tutta sicurezza non necessariamente deve fare chilometri per essere felice tanto che tu stesso dici che Sid a volte non vuole uscire. Di sicuro si devono rispettare alcune norme di buon senso quali locali adeguati e gabbie o meglio voliere delle dimensioni adeguate.

Non essere così categorico Flayer, la verità a mio modo di vedere stà nel mezzo. Se tutti dovessero seguire la tua fisolofia ci sarebbero migliaia di pappagalli che scorazzerebbero in giro in un ambiente che non è il loro andando a incrinare il delicato equilibrio della fauna locale, già precario.

Questo è un altro motivo per cui non approvo il volo libero.

E c'è ancora una domanda a cui non hai risposto, se ritieni il volo libero fondamentale come ritieni fondamentale che i pappagalli siano lasciati volare senza condizionamenti, perchè hai preso un pappagallo?
Flayer
00lunedì 7 maggio 2012 02:08
Ho preso non un pappagallo ms tanti perche li amo, e cerco sempre il meglio per loro anche il volo libero certo.

Scusami ma le tue tesi che pur rispetto non mi convincono .

la storia dello sviluppo dei pettorali è come dire che un giocaore di calcio puo'diventare bravo anche allenandosi a subbuteo.
Queste sono sorie che ci hanno inculcato quelli che avevano interesse a favorire la detenzione di uccelli in casa, semplificandoci la morale facendoci pensare che un uccello in cattivita' si sviluppa fisicamente come uno libero che vola. Frottole che nessun vet aviario confermerebbe. Pensi che sbattere le ali in 6 metri di soggiorno, è lo stesso che salire a trenta metri, scendere di scatoto fino a venti, virare cabrare, gestire ed affrontare il vento, volare in linea retta per kilometri ??

Io non ho tutte queste certezze sorry,
afghanistan
00lunedì 7 maggio 2012 09:50
Pablo(80): Sono affezionatissima ai miei polli ma mai e poi mai rischierei di metterli in pericolo solo per la voglia di vederli volare liberi.

Come ha gia' ribadito Flayer non e' per la nostra soddisfazione, ma per la gioia che hanno loro stessi di volare, che e' nella loro natura! Inoltre di pappagalli liberi in natura ce ne sono gia' moltissimi, come saprai, non sara' certo un inseparabile che scappa a incrinare l'equilibrio.

Certamente si deve fare una scelta, per questo comprendo chi, come Pablo e altri, non permetteranno mai il volo libero, che comporta dei rischi.
Concedo al mio pappo, con i dovuti accorgimenti, di volare libero con il rischio che un giorno non torni piu' o lo lascio tutta la vita in gabbia (pur con le uscite giornaliere)?

Io preferisco assecondare la loro natura, volare, con tutti i rischi che comporta. Vivra' meno forse, ma almeno felice!
Non che gli altri non lo siano intendiamoci, per questo rispetto chi sceglie l'altra strada per non correre rischi, i pappi sono felicissimi anche se tenuti convenzionalmente. Se provassero il volo libero per loro sarebbe il massimo, non conoscendolo stanno bene anche cosi'.

Non sto assolutamente publicizzando il volo libero, sia ben chiaro! Anzi lo sconsiglio vivamente se non si hanno i requisiti necessari, una enorme dose di buon senso e tanta tanta esperienza!!!
momo79
00lunedì 7 maggio 2012 10:20
Pablo(80) come mai sei contro ai cosiddetti fenomeni da baraccone? Secondo te i pappagalli a fare determinati esercizi soffrono? Io li vedo più come un passatempo per loro.
Per quanto riguarda il volo libero la penso un pò come Margherita, per praticarlo all'aperto bisogna avere molta esperienza. Comunque anche facendoli volare al chiuso (per pappagalli di piccola taglia) è già molto per loro.
Flayer
00lunedì 7 maggio 2012 12:03
stracondivido quanto affermano afghanistan e momo...
riguardo i pappagalli liberi, chi vive a Roma sa benissimo quante colonie di Monaci e di altre specie si sono insediate nei parchi, e mi sembra che l'ambiente si sia arricchito non impoverito ( ma su questo lascerei la parola ai biologhi ...)
franz47
00lunedì 7 maggio 2012 13:05
Sto seguendo con grande interesse questa discussione che, tra l'altro, è stata affrontata già varie volte nel forum. C'è chi pratica il volo libero regolarmente (vedi i vari video su youtube) e chi è contrario (più che altro dettato dal timore di perdere i propri pappi e non da altro). Personalmente sono molto dibattuto. Mi piacerebbe enormemente vedere i miei polli volare liberi in giardino tutto il giorno e tornare autonomamente a casa alla sera, ma sono moooooolto lontano dal poter ottenere questo risultato. Ritorno con il ricordo al parco dei pappagalli di Latisana, dove oltre ad una colonia di lori (libera all'interno del parco) praticano il volo libero con diversi Cacatua e Ara, compreso il Giacinto. Se ascolti il proprietario decantare questa pratica, ne rimani affascinato, ma se senti le altre campane è tutt'altra cosa. Si dice che perda diversi soggetti nell'arco dell'anno (proprio il giorno della mia ultima visita, il proprietario era assente per recuperare un'amazzone fuggita). Continuate la discussione..............
Flayer
00lunedì 7 maggio 2012 13:15
be certo se vaccio volare 100 soggetti all' anno,
e la % di perdita e il 3 % , perdiamo tre soggetti all'anno.
ma se ne facio vola re 1 o 2 quale la prdita effettiva al 3 % ...
e invece in un "allevamento seriale " quanti ne muoiono per fughe involontarie o altri accadimenti.... siamo cosi lontani non so ...

devo fare sto video, devo fare sto video
franz47
00lunedì 7 maggio 2012 13:35
Non dimenticare il rapporto affettivo. Chi fa volare 100 soggetti all'anno non ha lo stesso rapporto che potrebbe avere quello che ne ha solo 3 o 4. Lo stesso vale per l'allevatore seriale che considera i pappi perduti sulla base di mancato guadagno.

Flayer
00lunedì 7 maggio 2012 13:42
assolutamente sono daccordo, io se vedo ( come ieri per esempio) che il tempo è brutto e c'è pericolo di vento forte, mi guardo bene dal liberarlo , uno che lo fa per mestiere magari se ha un piano di training/show d arispettare si prende piu' rischie li fa uscire comunque è normale...

se volete posso scrivere in un post tutte le fasi che mi hanno portato a questo.
franz47
00lunedì 7 maggio 2012 13:42
PS. Apprezzo moltissimo questa discussione perchè il forum attualmente sta passando una fase periodica di "stanca e quindi qualsiasi discussione che lo movimenti un pò viene apprezzata. Il volo libero controllato è il massimo rapporto ottenibile sia per il volatile che per il compagno umano. Purtroppo non è per tutti!

franz47
00lunedì 7 maggio 2012 13:45
Re:
Flayer, 5/7/2012 1:42 PM:

assolutamente sono daccordo, io se vedo ( come ieri per esempio) che il tempo è brutto e c'è pericolo di vento forte, mi guardo bene dal liberarlo , uno che lo fa per mestiere magari se ha un piano di training/show d arispettare si prende piu' rischie li fa uscire comunque è normale...

se volete posso scrivere in un post tutte le fasi che mi hanno portato a questo.



Sei libero di postare e documentare qualsiasi cosa a supporto della tua tesi.

[SM=x113270]

graziano(73)
00lunedì 7 maggio 2012 14:56
Ma non tutti gli allevatori "seriali" catalogano le perdite come mancato guadagno, nessuno inizia ad allevare pensando di guadagnarci perché io non conosco nessuno che fa l'allevatore di mestiere
graziano(73)
00lunedì 7 maggio 2012 14:56
Dico l'allevatore non il negoziante
Pablo(80)
00lunedì 7 maggio 2012 15:21
Allora per la teoria che a Roma ci sono tanti pappagalli e che perderne uno inciderebbe in minima parte allo squilibrio ambientale allora....!

Potrei dire allora che buttando per terra una gomma da masticare o una cartina non arrecherebbe alcun danno, tanto cosa vuoi che sia! peccato che con l'andar del tempo siamo sommersi di immondizie e i comuni spendono fior fior di soldi per ripulire dalle gomme da masticare le strade.

Il paragone vi sembrerà assurdo ma alla fine è così.

Se degli animali nascono in un determinato areale lì devono stare perchè fanno parte di una catena alimentare ben definita ed in equilibrio. Spostati dal loro ambiente probabilmente riusciranno ad adattarsi magari pure a diventare dannosi e poi? come si corre ai ripari?......

.....troppo spesso sento questa frase....tanto cosa vuoi che sia! e mi viene una rabbia!

Ribadisco che con la mia esperienza mai e poi mai non fiderei a praticare il volo libero. Io abito in aperta campagna e predatori ce ne sono in ogni dove, dai gatti alle poiane ai corvi ecc.

Sarò egoista ma pur di non rischiare l'incolumità dei mei polli sarei disposta forse a sacrificare questa pratica e ripeto che preferisco non rischiare che vadano ad "inquinare" il delicato equilibrio naturale se dovessere fuggire.

X momo: ritengo i pappagalli degli essere assolutamente intelligenti e sensibili e non condivido il nostro modo di condizionare i loro comportamenti a nostro piacimento(noi comandiamo e loro eseguono). Non credo di certo che soffrano nel fare questo in quanto, dopo, hanno sempre una gratificazione. Ma non mi piace il vedere che eseguano a comando delle cose, non è nella loro natura.

Mi rendo conto che alcune di queste cose sono indispensabili per la gestione degli allevati a mano, tipo il sali o il vieni ma altre non lo sono.
Tutti quei comportamenti condizionati per ottenere qualcosa al di fuori della normale gestione li ritengo eccessivamente innaturali e non rispettosi dell'essere pappagallo.
momo79
00lunedì 7 maggio 2012 21:05
X momo: ritengo i pappagalli degli essere assolutamente intelligenti e sensibili e non condivido il nostro modo di condizionare i loro comportamenti a nostro piacimento(noi comandiamo e loro eseguono). Non credo di certo che soffrano nel fare questo in quanto, dopo, hanno sempre una gratificazione. Ma non mi piace il vedere che eseguano a comando delle cose, non è nella loro natura.

Hai detto bene, dato che sono animali intelligenti loro lo fanno perchè poi ricevono qualcosa, ma non sono comandati, nessuno li comanda. Capita spesso che alcuni non hanno voglia di fare un determinato esercizio e non lo fanno, non succede nulla, solamente che non ricevono il premio, ma nella giornata la loro razione di cibo la riceve lo stesso. I cani che fanno agility soffrono? Per me vedo più un "comandare" tenere un pappagallo in gabbia, li non sai se a lui piace starci o meno.
Non vedo la differenza tra insegnare ad un pappagallo il sali, il vieni o ad andare su un monopattino, non penso che soffrano.

Detto ciò tutti questi condizionamenti per loro non sono normali, se proprio li si vuol bene allora meglio lasciarli nel loro mondo, ma visto che siamo un pò egoisti e per nostro piacere vogliamo a casa tenere qualche animale allora la cosa più importante è tenerli il meglio possibile cercando di farli avvicinare il più possibile al loro abitat, non farli ammalare, non stressarli e soprattutto cercando di farli sentire liberi il più possibile.
Questo è il mio pensiero, sbagliato o no, la penso così :)
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