Gli attuali metodi di ricerca di base o di test di tossicità che fanno uso di animali sono moralmente inaccettabili nell'Europa di oggi. Effettuare sperimentazione animale significa invariabilmente sottoporre animali senzienti a sofferenza e angoscia, fisica e/o mentale. Agli animali viene causata sofferenza non solo durante gli esperimenti, ma anche attraverso il trasporto, la manipolazione, la prigionia, l'isolamento o il sovraffollamento, il rumore o la luce eccessivi o la deprivazione ambientale. Le alternative di comprovata validità scientifica, a tale pratica esistono e andrebbero solo promosse ed incentivate:
Strumenti per la ricerca dei geni, per trovare e capire il ruolo dei geni che causano malattie nelle persone.
Test cellulari e molecolari per valutare la sicurezza delle sostanze chimiche.
Biosensori che combinano la ricerca sulle cellule con la microelettronica, per studiare il metabolismo dei farmaci, la loro tossicità e i biomarcatori delle malattie.
Tecniche analitiche ultra-sensibili, che permettono studi sicuri ed etici di microdosaggio di farmaci e sostanze chimiche senza test su animali e possono migliorare la sicurezza sul posto di lavoro.
Tecniche microscopiche avanzate per la diagnostica per immagini, che consentono di analizzare la funzionalità delle cellule malate e sane.
Modelli computerizzati potenti che simulano realisticamente il corpo umano e le sue reazioni alle medicine e alle sostanze chimiche.
Ingegneria dei tessuti che ricrea tessuti umani tridimensionali in provetta, per ricerche sulle malattie, sviluppo di farmaci e test di tossicità.
Tecniche di diagnostica per immagini del cervello umano, ad alta tecnologia, per comprendere le malattie neurologiche e gli effetti dei farmaci sul cervello.
Metodi molecolari per studiare le malattie usando cellule umane in provetta.
Gli esperimenti animali non portano ad alcuna reale conoscenza sugli effetti di un'eventuale sostanza da provare, perché ogni specie animale è biologicamente, fisiologicamente, geneticamente, anatomicamente molto diversa dalle altre e le estrapolazioni dei dati tra una specie e l'altra è impossibile tra animali di specie diverse, come pure di razze diverse o addirittura di ceppi della stessa specie, le quali rispondono in modo diverso ad un dato stimolo. Il motivo per cui si continua ancora ad esperimentare sugli animali, è in gran parte per favorire le carriere universitarie, basate sul numero di pubblicazioni prodotte, essendo gli esperimenti sugli animali (non importa se già compiuto migliaia di volte) la via più facile e veloce, ed inoltre perché costituisce per le industrie una sicura tutela giuridica per ogni eventuale contenzioso. La vivisezione è quindi prima di tutto un'enorme mattanza perpetrata nel chiuso dei laboratori e rappresenta il cardine legale intorno al quale ruotano gli interessi economici della ricerca scientifica e delle case di produzione (farmaceutiche, cosmetiche, petrolchimiche, dell'abbigliamento) che da essa traggono legittimità e profitti. La stessa legittimità fornita ai numerosi allevamenti-lager che ogni giorno, mercificando la vita, forniscono le vittime sacrificali, immolate sull'altare della scienza e del dogma antropocentrico.
E adesso ??
[Modificato da Steve93 27/09/2010 20:42]