Amazzone timorosa

Salve, è da parecchio che non scrivevo, il problema che ho con il mio barry è comportamentale .- mi spiego

ha circa 10 mesi con me dal settembre 2007 subito dopo lo svezzamento.
veniamo al dunque la mattina è in gabbia chiuso il pomeriggio come arrivo a casa lo metto sul trespolo della stessa gabbia, parla ,canta è gioioso, curioso si fa accarezzare, i grattini mangia dalle mani lo puoi anche mettere con la testa nel pugno non ci sono problemi, allora direte voi quale è il problema?

semplice in 8 mesi non è mai salito completamente sulla mano braccio o spalla ha terrore al max si mantiene con un piede alle sbarre della gabbia e con l'altro magari sulla mano. ho notato che è molto affezionato alla sua gabbia infatti qualche volta che fa qualche voletto subito cerca ritorno verso di essa. allora come devo fare per farlo acquistare più fiducia (con il tempo direte voi) bah non so anche perchè ormai conosce molto bene i componenti della famiglia.si accettano consigli
grazie

hai provato magari ad "attirarlo" verso mano/braccio porgendogli qualche leccornia, in modo che per prenderla sia obbligato a salire?

magari iniziando gia' dal fatto che comunque "mette piede", almeno uno, su di voi.
proverei anche con qualche gioco particolarmente interessante, che lo distragga a sufficienza da attirarlo con entrambi i piedi sul braccio.

quando fa qualche voletto, non si posa da nessun'altra parte?

Osserva bene il suo comportamento rispetto alle cose che hai nella stanza e descrivi bene cosa fa quando gli proponi di salire e la tua reazione al suo comportamento.
Da quanto dici non ha paura delle tue mani, ma può essere disturbato da qualcosa che è nella stanza per cui si sente più sicuro se sta nei paraggi della gabbia. E' un'ipotesi.
Controlla che non abbia paura dei vestiti che indossi o di qualcosa di particolare tipo occhiali.
Prova ad indossare una maglietta con dei lustrini, bottoncini insomma qualcosa che attiri la sua attenzione.
In genere i pappagalli sono molto curiosi e se apri un cassetto e ti metti a rovistare con interesse tra gli oggetti arrivano di corsa per sapere di che si tratta. Siccome riferisci che ha paura ad allontanarsi dalla gabbia allora avvicinati con una scatola piena di oggetti, metti qualcosa di luccicante e rovista interessato. Osserva il suo comportamento.
Comunque ogni volta che poggia la sua zampa sulla tua mano premialo con un Bravo e un bocconcino a lui gradito.
Aspettiamo che ci racconti di più :)

Ha forse le remiganti accorciate? o è stata mai legata al trespolo?
E' effettivamente molto strano che non desideri esplorare l'ambiente che la circonda, specialmente alla sua giovane età.
Il fatto che non voglia salire sul tuo braccio, potrebbe essere proprio collegato alla paura che ha nell'allontanarsi dalla gabbia. E'come se avesse subito dei traumi che la rendono insicura nell'affrontare l'esterno; ha capito che se sale sul breccio la porteresti lontana dall'unico luogo dove si sente al sicuro.
Devi capire cosa la spaventa.

ho letto con piacere tutte le vostre risposte e vi ringrazio, ha un po le remiganti accorciate giusto un pelino , assolutamente mai stata legata, io porto gli occhiali ma il resto del nucleo familiare no, per quanto riguarda attirarla con qualche leccornia magari sul braccio o sulla spalla niente da fare già provato.-devo dire che da quando è stata presa è stata sempre molto timororosa , certo abbiamo fatto passi da giganti mi ripeto non ha paura delle mani ma di salirci sopra si, alle volto ho anche provato ad attirarla con giochini è sicuramente interessata si allunga a piu non posso ma sempre con un piede ben saldo alla gabbia, altre volte quanto magari si spaventa e svolazza un pochetto (magari finisce sul mobile di fronte) immediatamente cerca la via per tornare alla gabbia.Provero a ricercare se effettivamente qualcosa la infastidisce,magari cambio stanza, mi tolgo le lenti, qualcosa devo fare xke d'altro canto gli piace tantissimo farsi fare i grattini si arruffa incredibilmente e sarebbe proprio bello poterla tenere un po sul braccio o sulle spalle.
saluti vi terro informati o se vi viene qualche altra idea fatemelo sapere.

ciao

Forse il taglio delle remiganti ha un posto nella paura di allontanarsi...
comunque devi cercare di tranquillizzarlo il più possibile... quando succede che volando atterra su di un mobile cerca di farla salire per portarlo tu alla gabbia e premialo sempre. Cerca di fargli associare la sua gabbia con una parola: gabbia, casa... in modo da potergli parlare del posto dove si sente sicura. Io ho fatto così per portare la mia Polly fuori dalla stanza in cui sta di solito. Ho approfittato delle parole "acqua fresca", ogni volta che le cambiavo l'acqua e ogni volta che si sentiva l'acqua uscire dal rubinetto della cucina. Ora sale su di me e viene tranquillamente perché sa che io la porto a bere in quanto le dico: "Polly acqua fresca" e capisce cosa l'aspetta. Certo mi ha aiutato anche Cocco in quanto ha osservato lui che usciva dalla stanza con me per andare in cucina o al bagno a bere. Ma anche tu hai un altro pappagallo che può fare da esempio positivo... ce l'hai ancora? Che rapporti hanno? Vivono nella stessa stanza?
Se sale con un piede perché curiosa di un qualcosa che hai nelle mani, allora fai di questo un gioco, come se volessi che salisse soltanto con un piede quando glielo chiedi, appena lo fa lo premi. Fai questo per parecchio tempo finché sale con un piede ogni volta che glielo chiedi e poi cerchiamo di fare un altro passo.

ok ulissa grazie, il mio ugo senegal non è più con me l'ho affidato in buone mani (mio zio) non potendo dedicargli più il tempo necessario, devo dire che barry (l'amazzone aestiva) è inteligentissimo praticamente capisce tutto quello che gli si dice (anche in napoletano )anche quando di sera gli dico "entra nella gabbia che devo chiuderla ,lui scende dal trespolo e si mette comodo nella gabbia chiaramente gli do sempre qualche premietto) cerchero di seguire il consiglio sono sicuro che presto o tardi i risultati arriveranno e vi terro aggiornati.
Al momento mi preoccupa anche il periodo delle ferie di agosto come fare?? lo porto con me? lo rimango a mio suocero??
Nella prima ipotesi temo che possa soffrire il caldo intenso della calabria(sbalzi con il condizionatore del residence ecc). Nella seconda ipotesi lo porterei a casa di mio suocero dove verrebbe ben accudito però starebbe un mese intero senza uscire dalla gabbia(oltretutto non sembra avere tanta simpatia per mio suocero)è un grosso problema ed onestamente vorrei qualche consiglio per meglio regolarmi, io sarei più propenso per portarmelo ma leggevo da qualche parte che alle volte è peggio potrebbe andare incontro a forte stress ,d'altro canto rimanerlo a mio suocero potrebbe soffrire di nostalgia . non so help help

Scusa la schiettezza ma quando hai comprato il pappagallo non ci hai pensato?

Portalo con te...un mese intero senza poter uscire dalla gabbia è troppo.

Sinceramente spero che non faccia la stessa fine del senegal...

Mario

caro mario.dangelo non so cosa vuoi intendere per" stessa fine del senegal" xke ti garantisco che se non sapevo in quali mani fosse andato non l'avrei mai ceduto , oltretutto in qualsiasi istante posso vederlo e sapere come sta, quando voglio lo vado a trovare, anzi spesso lo chiamo anche via web camera quindi onestamente non capisco la tua affermazione .- la perdità di possesso del senegal è stata dettata unicamente dal tempo disponibile da dedicargli quindi fatta con estema lucidità e raziocinio. L'amazzone che ho richiede molte ma molte attenzioni, cosi come le richiedeva ugo.

Nello, ognuno sa le storie della sua vita e non devi giustificarti con nessun altro... per esempio io soltanto so che se mio figlio avesse il tempo da dedicare ad uno dei miei pappagalli e lo prendesse con sé il pappagallo starebbe più che bene in quanto ogni volta che viene lui, e non lo fa spessissimo, Cocco gli si appiccica addosso e a me non mi vuole proprio e così anche Quaqua, Camilla e Formaggino, solo Polly è un po' restia. Mio figlio ha mostrato sin da piccolo di avere feeling con gli animali, li ama e li accudisce con cura. Però io penso che quando un pappagallo ha rapporti anche con un suo simile sta meglio... ma è soltanto una mia opinione. In effetti l'unica cosa che può essere un imperativo per me è che il pappagallo stia bene e non sempre vale il principio che sta bene se sta con me, come se io fossi il meglio che lui abbia possibilità d'avere, non ho questa presunzione. Sono sicura infatti che mio figlio riuscirebbe ad alimentarli meglio, di quanto facciamo noi perché sia a me che a mio marito viene l'ansia se ci chiedono da mangiare e hanno le ciotole vuote perché buttano tutto fuori e insomma alla fine cediamo... ci stiamo lavorando su da un po' perché è evidente che è un nostro limite.
Ritornando all'argomento, ti ho chiesto se ancora avevi il senegal perché i pappagalli osservano con attenzione la relazione del loro simile con l'umano e con l'ambiente e imparano, quindi avresti potuto "usare" Ugo per tranquillizzare l'amazzone. Da qualche giorno Camilla invece di urlare la sera al tramonto risponde con delle parole delle quali molte ancora incomprensibili, a Polly e Cocco che quando urla cominciano a parlargli ognuno a modo suo... questo succede perché ha osservato che quando loro parlano ottengono attenzione da noi che rispondiamo o ridiamo. Ci ha dato lei quindi l'occasione di sostituire all'urlo qualcosa di più accettabile per noi (anche se devo dirti la verità non è che le sue urla mi disturbino più di tanto, ma i vicini ne saranno contenti) . In queste sere abbiamo premiato Camilla dicendole "Bravaa rispondi a Polly come si deve" e abbiamo battuto le mani... per lei è un gran premio... prima quando urlava non le davamo attenzione.
Insomma quello che vorrei dirti è che devi osservare bene e cogliere le occasioni che lui stesso ti dà per rassicurarlo premiandolo.
Se Barry ha già associato la parola "gabbia" alla sua casa allora quando atterra in un altro posto della stanza, offrigli il braccio (più rassicurante della mano) dicendo: "vieni ti porto sulla tua gabbia", usando anche la mimica facciale o dei gesti, per esempio guardando la gabbia o indicandola non l'altra mano. Devi avere molta pazienza e non demordere agli insuccessi.
Per quanto riguarda il portarlo con te o no, io penso che se con tuo suocero non ha feeling conviene che lo porti con te, facendo molta attenzione all'aria condizionata e agli sbalzi di temperatura.

ma per favore

Ciao nello,
cerco di spiegare che intendo per "stessa fine del senegal".

Spero che l'amazzone non faccia la sua stessa fine vuol dire che spero che un giorno non arrivi un'ara, un cacatua che ti porti a capire che non hai più tempo per l'amazzone. Scusa ma preferisco non essere ipocrita e dire sempre che tutto è giusto e tutto viene fatto per l'interesse dei pappagalli.

Mario

nelloso04, 10/04/2008 21.37:

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caro mario.dangelo non so cosa vuoi intendere per" stessa fine del senegal" xke ti garantisco che se non sapevo in quali mani fosse andato non l'avrei mai ceduto , oltretutto in qualsiasi istante posso vederlo e sapere come sta, quando voglio lo vado a trovare, anzi spesso lo chiamo anche via web camera quindi onestamente non capisco la tua affermazione .- la perdità di possesso del senegal è stata dettata unicamente dal tempo disponibile da dedicargli quindi fatta con estema lucidità e raziocinio. L'amazzone che ho richiede molte ma molte attenzioni, cosi come le richiedeva ugo.

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torno al tema vacanze.
I miei pappagalli vengono con me in vacanza, se non posso portarli in sicurezza non ci vado neanche io. Perndo tutte le precauzioni del caso, scelgo il tipo di alloggio, valuto la distanza, mi informo anche (e soprattutto) se ci sono veterinari affidabili in zona. Per mia sfortuna li amo come figli e sono pronta a sacrificarmi per loro come se veramente lo fossero.

Sono d'accordissimo con te Ulissa, ci mancherebbe che uno qui si deve giustificare per quello che fa. Ognuno di noi si deve solo giustificare con la sua coscienza e capire se i motivi per cui fa delle scelte sono alibi o sono giuste motivazioni. Resta di fatto che se si scrive su un forum credo ci sia la libertà per tutti di dire quello che si pensa.

ulissa, 11/04/2008 7.08:

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Nello, ognuno sa le storie della sua vita e non devi giustificarti con nessun altro...

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Ulissa ma scusa non vedo il nesso con la storia di Nello. Se io capissi che il mio Jambo sta meglio in altre "mani" a malincuore lo lascerei andare. Qui la situazione è diversa...

ulissa, 11/04/2008 7.08:

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.. per esempio io soltanto so che se mio figlio avesse il tempo da dedicare ad uno dei miei pappagalli e lo prendesse con sé il pappagallo starebbe più che bene in quanto ogni volta che viene lui, e non lo fa spessissimo, Cocco gli si appiccica addosso e a me non mi vuole proprio e così anche Quaqua, Camilla e Formaggino, solo Polly è un po' restia. Mio figlio ha mostrato sin da piccolo di avere feeling con gli animali, li ama e li accudisce con cura. Però io penso che quando un pappagallo ha rapporti anche con un suo simile sta meglio... ma è soltanto una mia opinione. In effetti l'unica cosa che può essere un imperativo per me è che il pappagallo stia bene e non sempre vale il principio che sta bene se sta con me, come se io fossi il meglio che lui abbia possibilità d'avere, non ho questa presunzione. Sono sicura infatti che mio figlio riuscirebbe ad alimentarli meglio, di quanto facciamo noi perché sia a me che a mio marito viene l'ansia se ci chiedono da mangiare e hanno le ciotole vuote perché buttano tutto fuori e insomma alla fine cediamo... ci stiamo lavorando su da un po' perché è evidente che è un nostro limite.

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Mario

Certamente Mario, ma a volte si sbaglia, non si è tutti così perfettamente buoni come ci si descrive (vedi sopra)... avevo bisogno di puntualizzare che è presuntuoso pensare che i pappagalli avendo trovato noi stiano al meglio possibile... ma come vedi c'è chi lo pensa... a volte invece il destino dietro l'angolo ci presenta cose che non vorremmo e purtroppo dobbiamo agire di conseguenza. Io penso che gli intoppi, le scelte difficili arrivino anche perché impariamo... chi pensa di fare già tutto al meglio è morto, secondo me perché vita significa cambiamento e non perfezione aleatoria. Con molto dolore mi sono separata dai miei senegal, ma so che stanno bene e questo mi consola, con molto dolore sto affrontando la mia situazione ma sicuramente oltre al dolore mi sta dando opportunità di comprendere maggiormente certi aspetti della vita che si danno per scontati. Mi infastidisce sentire ogni volta le persone che si lodano senza ricordare che: "chi si loda si sbroda"... e che i nodi alla fine arrivano sempre al pettine.

La situazione di Nello io personalmente non la so, ma è ovvio che non può raccontarcela in tutte le sue sfumature, così come non posso fare io della mia situazione... ricordiamoci che è un forum e che il suo uso più produttivo è dare consigli se richiesti ma senza giudicare, non ci conosciamo tanto da poterlo fare, penso che venir giudicato sia fastidioso anche se a farlo fosse un amico intimo, pensa tu un estraneo che tra l'altro ci racconta in continuazione di quanto è bravo e buono lui/lei... capisci a me!
Mi piace invece quello che tu affermi: "Scusa ma preferisco non essere ipocrita e dire sempre che tutto è giusto e tutto viene fatto per l'interesse dei pappagalli." e sono pienamente d'accordo.
Ora tu hai detto a Nello, in qualche modo, di stare più attento la prossima volta e di pensarci bene prima di prendere un altro pappagallo, ma non sappiamo come è andata, magari lui pensava di potercela fare... così come me che non avrei mai immaginato di dover fare la scelta di dar via il mio Otello e la mia Kirki... la vita insegna se siamo aperti e disposti a metterci in dubbio.

Daniela non ti peermetto tanta confidenza, per cui le risposte: "ma per favore" dalle a tuo fratello o a chi per lui...

...possiamo tornare al topic, per favore?

certo Lunaria... è la cosa migliore :)

Avrei da rispondere parecchie cosucce ma obbedisco al capo :P

Mario

grazie per la collaborazione ad entrambi ^___^

siete dei tesori di esperienze, e potete fare molto bene ai timori dell'amazzone ^_^